lunedì 18 giugno 2007

La noia? Fa bene alla salute

Era proprio la notizia che si voleva sentir raccontare. Dopo stragi su stragi, impegni, stress e gossip, finalmente qualcosa di appagante per l’udito: annoiarsi nell’età infantile e adolescenziale fa bene e addirittura previene l’insorgenza della depressione nell’età adulta.

Questo, più che dirlo ai ragazzi, bisogna dirlo ai genitori che, soprattutto dai 7 ai 18 anni amano intasare la giornata dei propri pargoli di mille impegni come palesta, piscina, qualche tipo di club e l’estate campeggio dove si sfiancano e seguono più orari di quanti non ne seguissero a casa. L’attività fisica rimane al centro di un ottimo sviluppo, i campeggi e i club servono a socializzare, certo, ma anche sbadigliare una domenica a casa davanti alla tv rotolandosi dalla poltrona al letto e dal letto alla poltrona sembra essere indicato per una crescita corretta. Sempre senza esagerare, altrimenti si corre il richio che il bambino metta le radici.

La notizia arriva da Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e direttrice dell’Uiap che spiega quanto sia importante per i ragazzi vivere serenamente almeno le vacanze estive. Avere intere giornate libere porta automaticamente i giovani a spendere più naturalmente il proprio tempo, conoscere meglio i propri ritmi e costruire la loro giornata attraverso le loro scelte e non quelle dei genitori.

I momenti di vuoto esistono ed è bene che ci siano perchè servono da stimolo a chi li ha... ma troppo spesso i genitori che lavorano, difficilmente se ne rendono conto. Secondo la psicoterapeuta Vinciguerra, invece, bisogna in questo senso responsabilizzare il ragazzo attraverso le sue decisioni, il che lo porterà ad essere più sicuro di sè e avrà una buona autostima.

In definitiva lo scopo della “terapia della noia” è portare autonomamente il giovane a chiedersi cosa può fare nei suoi momenti di vuoto in modo che possa da solo scoprire le possibilità che gli sono offerte.

La notizia farà tirare un sospiro di sollievo a molti, ma, a parte gli scherzi, penso sia facile rendersi conto dell’importanza che i momenti di noia abbiano, sono anche momenti per riflettere ed è giusto che un bambino si rapporti con questi.

Ora bisogna vedere se i genitori saranno in grado di non incasellare le giornate dei figli con impegni continui anche di estate.

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