Si è sentito molto parlare del modello
Neo1973, lo smartphone dal
sistema operativo Linux, ma sin dal vociare della sua messa in produzione, l’evento è andato sempre più slittando; ora la data di uscita sembra sempre più concreta e si può dire con una certa ufficialità che sarà quasi sicuramente il
prossimo ottobre (a parte imprevisti come ne sono già successi). Basti pensare che sono già
400 gli esemplari in fase di testing e dalle prossime settimane ne arriveranno ancora altri 600.
Neo1973 adotta una distribuzione Linux appositamente studiata per nascere come come alternativa ai sistemi operativi attualmente tra i più popolari come Symbian e Windows Mobile, ovvero la distribuzione OpenMoko.
L’annuncio dell’uscita di questo smartphone arriva proprio in concomitanza dell’effettiva messa in commercio del già celeberrimo i-Phone di casa Apple, tanto da conquistarsi così presto la seconda posizione accanto al prodotto della Mela. Al livello meramente tecnico vince l’i-phone che, provvisto di fotocamera (al contrario del Neo1973), non lascia la possibilità di modificare la piattaforma dello smartphone cosa che invece molte distribuzioni Linux fanno per professione.
Il prezzo del Neo1973 è relativamente più basso dell’i-phone, ma come quest’ultimo, ne esistono di due tipi: quello più economico di 300 dollari (circa 220 euro) e quello più costoso di 450 dollari (circa 330 euro).
L’interfaccia sarà particolarmente pratica da utilizzare e soprattutto molto accattivante grazie ad una grafica un po’ scontata ma molto d’effetto basata su toni metallici e lucenti. Di immediato uso, sembra aver conquistato ancora prima della sua uscita, tutti quei programmatori e non che vogliono personalizzare e mettere mani qua e là nel sistema per renderlo assolutamente originale.
Il punto di forza del Nuo1973 è dunque l’apertura alle modifiche grazie al suo carattere opensource in contrapposizione alla staticità dell’i-phone e per di più ad un prezzo decisamente più modico. C’è anche da dire che probabilmente il pubblico a cui è rivolto è diverso da quello della Apple: chi bada più a chi si vuole divertire con musica e filmati, chi invece pensa agli smanettoni che vogliono plasmare il codice e personalizzare il tutto.
Lo smartphone by Linux è senza dubbio una piacevole sorpresa, soprattutto per chi se ne intende (ma penso anche per chi lo vede come un comune palmare).
Ora non resta che attenderne l’uscita e vedere effettivamente come si comporta, ma a quanto pare, sembra proprio che non deluderà le aspettative.