No agli spot farmaceutici velocissimi!
A venirci incontro è il Ministero della Salute che, resosi conto di quanto ambigue ed incomprensibili siano quelle nozioni riportate velocissimamente alla fine degli spot, ha deciso di emanare un decreto che vieta la “compressione fonica”, il comprimere tutte le informazioni fondamentali in pochissimi secondi e per di più abbassando il volume (quando la pubblicità fa totalmente l’opposto urlandoci tutto contro).
Ora, quasi per legge, gli spot che hanno a che fare con prodotti farmaceutici o comunque con l’igiene intima o della casa, dovranno essere “a norma” scandendo bene in quali pericoli si potrebbe incorrere attraverso l’uso di un determinato prodotto. Tutti i responsabili si dovranno mettere in regola entro il 21 agosto... non che ci creda molto... ma il solo fatto di parlarne mi fa rendere conto che non ero io la sola a rimanere con la faccia a punto interrogativo sentendo quello dicono alla fine delle pubblicità.
Niente pappardelle pronunciate alla velocità della luce, allora. Era anche ora, almeno recuperiamo il recuperabile. Una cosa è certa (la stessa cosa che mi fa credere che questo provvedimento non andrà in porto): gli spot dovranno durare molto di più (quindi aumenterà anche il prezzo da pagare per i pubblicisti) per dire tutto quello che fino a questo momento hanno solo strizzato in pochi secondi... perchè se si prova a leggere quelle scrittine minuscole che compaiono mentre la voce le pronuncia, ci si rende conto che sono davvero un bel po’!
Sono proprio curiosa di vedere queste pubblicità dopo il provvedimento!
1 commento:
Thank you maxx!
Hope to see you here again!
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