martedì 3 luglio 2007

Stop al wrestling in tv

Benoit, ultima vittima del mondo del wrestling

A volte, si sa, la realtà supera la fantasia. E il successo, nel mondo dello sport, non sempre ha riscontri positivi.
Il wrestling ha visto cadere, una dopo l’altra, le sue stelle nel baratro. L’ultima è stata Chris Benoit, componente della WWE, la World Wrestling Entertainment ed ex campione mondiale dei pesi massimi e intercontinentale.
La notizia ha scioccato il mondo: nei giorni scorsi Benoit ha ucciso moglie e figlio per poi chiudere il cerchio con il suicidio nella sua abitazione in Georgia. Il gesto estremo sarebbe arrivato dopo un periodo buio attraversato dal 40enne atleta canadese, lontano da qualche tempo dai fasti del ring.

In Italia il wrestling, portato alla ribalta negli ultimi anni da Italia Uno, ha sempre totalizzato un ottimo share catturando pubblico di ogni età, soprattutto quello più giovane. Ed è stata proprio l’ultima tragedia a portare la rete Mediaset verso una coraggiosa scelta editoriale: stop al wrestling.

Il direttore di Italia 1, Luca Tiraboschi, ha deciso di non trasmettere più Wrestling Smack Down, il programma di successo in onda ogni domenica mattina giunto alla sua quinta edizione. Un comunicato stampa ha spiegato che la rete ha deciso di fare a meno di un «contenuto pregiato» della sua programmazione «nel rispetto del pubblico dei più piccoli che non può correre il rischio di confondere la realtà con la fantasia».
La scelta è stata oggetto di critiche. Da anni infatti si fanno campagne pro-wrestling, in nome di uno sport lontano, secondo alcuni, dall’ istigazione alla violenza. Non tutti i wrestlers sono degli assassini o dei modelli diseducativi. Compiere una scelta del genere, da parte di Italia Uno, significa uccidere un'intera categoria.
Della vicenda, immaginiamo, se ne parlerà ancora a lungo.
Cosa accadrà? Ma soprattutto, ci sarà un’altra rete italiana pronta a raccogliere questa pesante eredità?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ti poni la domanda troppo semplice in conclusione al fatto che proprio in internet si trascorrono anni senza mai ottenere un semplice contatto con l'estero,o straniero in italia.