mercoledì 18 luglio 2007

“L’erba di Grace” a Venezia: quella vera

Una signora distinta, ex bibliotecaria dell’Università di Padova con un figlio ventottenne aveva trasformato l’attico della sua casa a Venezia in una vera e propria piantagione di marijuana composta da circa 670 piantine... innanzi tutto c’è da fare i complimenti alla signora che con costanza e tenacia ha passato ore e ore a curare le preziose pianticelle assieme al figlio... e quando è stata finalmente scoperta cosa ha detto? Che il tutto era finalizzato solo a scopo personale e aveva un invidiabile pollice verde. Sulla seconda affermazione non c’è dubbio. Sulla prima vorrei astenermi da commenti ma proprio non ci riesco.

Com’è possibile che una donna di sessanta anni possa coltivarsi 670 (non una o due) piantine di marijuana assieme al figlio e poi asserire che sono per uso personale?! Mi sembra ovvio! Ci mancherebbe che andasse a spacciare o che ci mandasse il figlio, visto che è ancora giovane e forte! E poi... complimenti alla signora che ama trattarsi bene evidentemente, e si mette lì la sera col figlio e insieme si fanno una bella spippettata, giusto per dormire meglio, al posto di prendere la camomilla.

Quale madre può tenere in casa un figlio in mezzo alla marijuana?! Poi si parla tanto di dare l’esempio ai figli... è vero che arrivati ad una certa età fanno comunque i comodi loro, ma metterlo in condizione di farla diventare una situazione quotidiana e assolutamente normale mi sembra un po’ eccessivo. Per la stessa ragione è impossibile che il figlio non lo sapesse.

Che bella famigliola. Se ne vedono pochi di nuclei così affiatati e così ora che sono stati denunciati insieme, dovranno rispondere di possesso illecito di sostanze stupefacenti... e se una canna in una vita non fa male, certo qualcosa la farà se se ne coltiva un giardino intero!

Complimenti ancora per il suo pollice verde! Ora che sarà in questura, si fumi quello nell’attesa di ritornare a casa!

Nessun commento: