martedì 7 agosto 2007

Second Life da la voce ai suoi avatar

Second Life torna a far parlare i sè. Nonostante si sia palesemente dimostrato un bluff, un fuoco di paglia, continua a fare notizia.

Negli ultimi tempi, a dire il vero, i rumors non erano stati dei più sereni. Second Life è ormai appestata dalla pedofilia e non si sa bene come intervenire; In più, proprio negli ultimi giorni si è addirittura sentito parlare di attentati terroristici. Per fortuna ci sono di mezzo solo avatar, ma ormai si dovrebbe capire una cosa: evidentemente le persone non cercano nel web un posto migliore, ma una semplice proiezione della vita reale, con tutte le sue ingiustizie ed i suoi orrori.

Insomma, in questo bel clima, cosa decide di fare Linden Lab per Second Life?! Dona la parola ai suoi abitanti! Basterà essere in possesso di cuffie e microfono per poter parlare in tempo reale con gli altri avatar. Se da una parte la cosa può sembrare carina, innovativa e stimolante, dall’altra non lo è.

L’intero progetto Second Life era iniziato così, con quel tipo di spirito democratico e comunitario che doveva legare persone di tutto il mondo in questa realtà virtuale. E così è stato. Ma per quanto tempo?! Poco, pochissimo. Una volta superata la curiosità del momento Second Life si è rivelata un mezzo fallimento e non solo. Un modo per agire indiscriminatamente senza metterci la faccia e senza prendersi le proprie responsabilità.

La voce! Ora ci mancava solo la voce! Immaginare cosa accadrà nei corridoi di Second Life se fino a questo momento è successo quello che è successo senza niente di niente! Ma in fondo, anche questo è commercio.

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